Suggerimento di conservazione

Il finocchietto selvatico si conserva bene in frigorifero all’interno della nostra confezione per qualche giorno.
Un’idea per averlo a portata di mano per più tempo è quella di farne un trito e conservarlo in congelatore negli appositi sacchetti gelo.

Vaschetta 30 gr
Su richiesta grammature personalizzate

Amata da greci e romani e diffusa nelle zone costiere italiane, il finocchietto è tra le piante più salubri e leggere da poter gustare in cucina. 
Si tratta della varietà selvatica del finocchio.
È una pianta spontanea perenne che arriva fino ai 2 metri.
Il suo piatto vincente? 
Risotto al finocchietto selvatico, una gioia per il palato!

Frittelle al finocchietto selvatico

Ingredienti per 10 frittelle circa:

  • finocchietto selvatico: 1 mazzetto
  • uova: 3
  • formaggio grattugiato: 50 gr. circa
  • farina 00: 1 cucchiaio facoltativo
  • sale
  • pepe
  • per friggere: olio d’oliva

Sciacquate i finocchietti e poi bolliteli in acqua salata per 5 minuti circa, fino a quando non saranno cotti.
Aggiungete le uova, un pizzico di sale, del pepe nero, il formaggio grattugiato e la farina setacciata.
Mescolate tutto fino ad ottenere un composto denso, friggete.

Finocchietto selvatico in cucina

Molto usato nella cucina italiana ed in particolare per insaporire pietanza di carne d’agnello, anatra o maiale.
Le foglioline fresche si usano per insaporire pesce, salse ed insalate.
Non solo salato però, si sposa bene anche con i dolci casalinghi come i biscotti e le ciambelle.  
Molto famoso è anche il liquore al finocchietto selvatico, che si prepara con il cuore della pianta, gambi compresi visto che sono i più saporiti, e tenuta sotto alcol puro al 95% per almeno 14 giorni. Comodo da servire a fine pasto come digestivo, semplice da preparare ed economico. 

Proprietà

Niente di più mediterraneo del finocchietto selvatico possiamo portare sulle tavole degli Italiani.
Molto utilizzato in cucina per aromatizzare le carni, il pesce e la pasta.
I sardi lo adorano, e grazie alle loro ricette hanno fatto innamorare mezza nazione.
Il finocchietto selvatico possiede anche numerose proprietà fitoterapiche.
Foglie e semi possono essere utilizzati per preparare tisane depurative e digestive.

Benefici

Stomaco ed intestino ringraziano l’esistenza dei semi di finocchietto selvatico, per questo motivo sono ampiamente documentati i benefici che questa erba aromatica apporta al nostro organismo.  
Possiede proprietà carminative: ovvero aiuta ad assorbire ed eliminare i gas dovuti a malassorbimento del cibo, in parte aiutando a risolvere problemi di meteorismo.
– Elimina il gonfiore
Il finocchio è famoso per le sue proprietà diuretiche, tanto che nelle diete dimagranti è quasi scontato l’uso di bevande al finocchio. 
Utile in gravidanza perchè aiuta a sgonfiare le gambe, favorendo il microcircolo dei liquidi in eccesso.
– Altri benefici per le neo-mamme:
Aumenta la montata lattea; il finocchietto vanta di avere proprietà galattogene, ed inoltre il bambino potrà beneficiare delle proprietà calmanti dei semi di finocchietto, aiutandolo nelle fastidiosissime coliche.

Coltivare il finocchietto selvatico

Il finocchietto è una pianta che si trova comunemente e naturalmente in tutta Italia.
Il periodo migliore per la semina è quello primaverile, facendo attenzione a piantare i semi non troppo in profondità, a circa 1 cm.
Necessita di molta acqua ed all’arrivo del freddo, la pianta va tagliata lasciando solo la radice nella terra.
In questo modo l’anno successivo non sarà necessario dover ripiantare ma basterà attendere che la natura faccia il suo corso con un nuovo rigetto.
Durante tutto l’anno possono essere raccolte le foglie, da utilizzare fresche o anche essiccate per insaporire le pietanze.